Come evitare le truffe crypto: phishing, ICO false e malware

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Perché è importante conoscere le truffe legate alle criptovalute

Con la crescente popolarità delle criptovalute, aumentano anche i tentativi di truffa ai danni di utenti inesperti. La mancanza di consapevolezza può portare alla perdita di fondi, dati personali e controllo completo del wallet. Conoscere queste truffe rappresenta la prima linea di difesa per ogni utente.

Phishing: furto tramite inganno

Il phishing è uno dei tipi di frode più diffusi e insidiosi. L’obiettivo è indurre gli utenti a fornire volontariamente password, seed phrase o chiavi private. I truffatori si spacciano per exchange, wallet o supporto tecnico.

  • Email false: imitano lo stile e il logo di servizi affidabili, con messaggi allarmanti come “il tuo account è stato sospeso”.
  • Siti falsi: replicano l’aspetto di quelli reali, con piccoli cambiamenti nell’URL.
  • Messaggi sui social: i truffatori si fingono amici o operatori per inviare link dannosi.

Esempio: nel 2017, gli utenti di MyEtherWallet furono reindirizzati a un sito falso tramite un attacco DNS. Furono rubati milioni in ETH.

ICO false: il miraggio del guadagno facile

Le ICO (Initial Coin Offering) sono nate per finanziare progetti cripto. Ma molti progetti fraudolenti raccolgono fondi e spariscono senza lasciare traccia.

  • Siti e whitepaper ben fatti: linguaggio tecnico, recensioni false e team inesistenti.
  • Promesse esagerate: rendimenti fino al 1000%, bonus per chi investe subito.
  • Fuga con i fondi: appena raccolto abbastanza, i creatori chiudono tutto e scappano.

Un caso noto: PlexCoin prometteva il 1354% di ritorno in 29 giorni, ha raccolto 15 milioni di dollari ed è stato bloccato dalla SEC.

Malware e ransomware

I criminali informatici usano virus e trojan per rubare criptovalute. Alcuni modificano gli indirizzi copiati, altri bloccano i dati finché non viene pagato un riscatto.

  • Malware: nascosti in aggiornamenti falsi o software pirata, permettono accesso al wallet.
  • Email ingannevoli: contengono allegati o link dannosi che installano malware.
  • CryptoShuffler: un trojan che nel 2017 sostituiva gli indirizzi copiati con quelli dei truffatori.

Esempio: WannaCry ha infettato milioni di dispositivi in tutto il mondo nel 2017, richiedendo un riscatto in BTC.

Come proteggersi

  • Non cliccare sui link nelle email: soprattutto se parlano di sicurezza o accessi sospetti.
  • Controlla gli URL manualmente: non inserire dati su siti sospetti.
  • Usa antivirus e firewall: tieni il sistema aggiornato ed evita software sconosciuti.
  • Fai ricerche: non fidarti delle promesse esagerate. Verifica ogni progetto prima di investire.

Se scambi criptovalute — usa solo piattaforme affidabili

Per scambiare BTC, ETH, USDT o XMR, affidati a servizi sicuri come RubyCash, disponibile 24/7 con tassi competitivi e transazioni rapide.

Conclusione

Le truffe nel mondo crypto sono sempre più sofisticate. Ma con consapevolezza e attenzione puoi proteggere i tuoi asset. Resta vigile, informati e custodisci i tuoi fondi come faresti con qualsiasi risorsa di valore.

21.05.2025, 21:06
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